Nella puntata precedente avevamo già anticipato l’argomento di questo articolo, ovvero il solare termico.

Insieme al suo fratello fotovoltaico è il sistema più diretto per sfruttare l’energia solare, ma in questo caso serve a produrre calore.

La tecnologia è vecchissima e ultra collaudata; ed è declinata in molte versioni, per adattarsi ad ogni esigenza. Tanto che si possono realizzare impianti solari termici che soddisfano il fabbisogno di una famiglia, per la sola acqua calda o per anche come integrazione al riscaldamento. Per attività ricettive, come hotel e agriturismi, ma anche per case di cura, industrie ed ovunque vi sia necessità di calore.

TIPOLOGIE DI IMPIANTI DISPONIBILI:

Dobbiamo intanto distinguere gli impianti in due macro famiglie: impianti a circolazione di fluido primario ed impianti a riscaldamento diretto. Questi ultimi sono molto più semplici, meno costosi ma anche meno efficienti. Sono utilizzabili solo per l’acqua calda sanitaria e in pratica scaldano direttamente l’acqua stessa che poi utilizzeremo dai nostri rubinetti. In estate hanno un ottima funzionalità. Sono perfetti per case vacanze estive, o strutture ricettive estive come campeggi o Hotels in località marine. Possono essere adatti anche a case private, nel caso per esempio di luoghi con poca necessità di riscaldamento invernale o dove abbiamo un impianto di produzione di calore invernale con costi di gestione molto bassi, come la legna.

In generale prevedono il serbatoio di stoccaggio dell’acqua calda esposto direttamente, quindi esteticamente non possono essere facilmente integrati nelle coperture. Inoltre questa caratteristica implica una maggiore dispersione nel momento in cui viene a mancare il sole.

Del primo gruppo invece fanno parte sistemi più evoluti. Di solito sono composti da uno o più pannelli sul tetto o comunque esposti all’irraggiamento diretto del sole. Da essi, tramite tubazioni speciali con isolamento molto efficiente, il fluido vettore (di solito una miscela di acqua e glicole propilenico) giunge al serpentino immerso dentro un serbatoio di acqua. A seconda dei casi questa può essere direttamente quella che utilizziamo o in alternativa quella dell’impianto di riscaldamento.

Come pannelli possiamo scegliere fra quelli “piani” e i sottovuoto. Nel primo caso abbiamo un prodotto economico, semplice e duraturo. Con un ottimo rendimento nelle mezze stagioni e in estate. Ideale quindi quando si voglia utilizzare il solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.

I pannelli sottovuoto invece hanno un costo più alto e sono più critici, in quanto consentono di raggiungere anche i 160°C al fluido vettore, ma garantiscono rendimenti eccellenti anche in inverno. Sono consigliabili se si vuole realizzare una integrazione sensibile all’impianto di riscaldamento.

COSA DEVO VERIFICARE PRIMA DI REALIZZARE UN IMPIANTO SOLARE TERMICO?

Come per ogni impianto, ma qui ancora di più, ci si deve accertare che l’impiantista che lo realizza sia un esperto della materia, con opportuna formazione. Fra l’altro la normativa attuale prevede una specifica abilitazione per questo genere di impianti, in aggiunta a quella classica per gli impianti idraulici. Il dimensionamento e la corretta posa sono fondamentali per il corretto funzionamento dell’impianto.

Il fluido vettore utilizzato deve essere non tossico. Mai utilizzare glicole etilenico per esempio che pur garantendo alto punto di ebollizione e caratteristiche di antigelo, in caso di perdite può avvelenare l’acqua che usiamo.

L’azienda che provvede all’installazione deve essere in grado di seguire il cliente anche nella richiesta dell’incentivo. Su questa tipologia di impianti sono disponibili forme di incentivo molto alte, che oltretutto non richiedono la preesistenza di impianti da sostituire, come in molti altri casi.